(No Colours Rec.) Quinto album per gli ucraini Kladovest, al giorno d’oggi con un sound più pulito rispetto agli inizi. Tuttavia non c’è la patina, la lacca di un’asettica produzione che smalta all’eccesso. I Kladovest presentano un pagan black metal scorrevole, andante, comunque non manchevole di impennate agguerrite. Per quanto le parti prettamente black metal risultino alquanto nella norma, proprio in questo aspetto la band ha infatti un po’ perso qualcosa di quella genuina aggressività. Niente da dire invece sugli intermezzi melodici, strutturati anche con sporadiche melodie etniche e con scorci epici e intimisti insieme. Questi sono forse i momenti migliori per la band. Anche l’album “Ignitiate” consta di quattro composizioni, proprio come avvenuto per tre dei suoi quattro predecessori, e tutte al di sopra dei dieci minuti, con “Shore of Ancient Moons” a sfiorare gli undici. Probabilmente “Beneath the Reaper Shadow” è il momento più black dell’album, anche se la coda finale si spinge su territori ancestrali, epici e con una successiva sfumatura folk. In una certa misura anche “Carved in Scars…” rappresenta un intenso momento black, ma a dire il vero il pezzo poi vira su variazioni più morbide e costruzioni affatto energiche. I Kladovest hanno si concepito qualcosa di piuttosto lineare, ma lavorando sulla durata con un atteggiamento sottilmente prog.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10