(Ticket Bus Ed. Musicali) Ad un certo punto della sua vita Salini si aggrappa alla chitarra. La studia, la suona, la fa sua. Un rapporto cresciuto con il tempo destinato a generare qualcosa di prevedibile: della musica. Andrea Salini arriva a “Lampo Gamma” dopo i Barricada 22, l’album “Dr.Hyde & Mr.Hyde”, “Maestrale”, esperienze live e tutto un bagaglio di cose che fanno appunto crescere Salini non solo come chitarrista, ma come compositore. Anni che producono musica e con “Lampo Gamma” Salini conferma un rock che è a metà tra quello classico, con tutto il comparto di influenze blues e hard e quello d’autore. Se l’allegria dell’opener “Strange Days” non è che dell’hard rock, “Distant Planets” ammorbidisce i toni, si presenta come una ballad, ma svelando l’anima di un Salini ispirato. Un lampo d’autore, eccolo. Non il solo, contando la sognante “The Moon”. La passione, la stima di Salini per Jimi Hendrix si evidenzia con “Hendrix Funk (The Comet)”. Al ritmo di un funk semplice e con un assolo fiammante, Andrea Salini costruisce la propria celebrazione per il grande Hendrix. C’è dell’heavy in “Lampo Gamma” con “The Martian” e più in generale ventisei minuti che scorrono placidamente oppure con quella giusta scossa elettrica che attraversa i nervi dell’ascoltatore. L’arte del tocco di Salini però si mette in mostra con fare sognante attraverso la docile e cosmica “Space Anthem”, soluzione strumentale che taglia in due questo lavoro. I suoi assoli sono espressivi e traspirano del rispetto del chitarrista romano per certi grandi del rock. L’album è stato scritto insieme a Simone Gianlorenzi, seconda chitarra, tastiere, altri strumenti, produttore. Piero Saracini al basso, Matteo di Francesco alla batteria, oltre ad altri partecipanti, hanno aiutato Salini a costruire della buona musica.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10