(Avantgarde Music) Quinto capitolo per i blacksters americani Manetheren i quali propongono un concept che parla di un uomo che vaga in un mondo che sta iniziano a finire, dove ogni brano sancisce un passo avanti verso la fine, un evento cardine del declino, un pezzo che crolla disgregandosi in maniera definitiva ed irreversibile. L’uomo, il protagonista, in questo viaggio si sente un dio, o forse la chiave della fine, dell’oblio… in una visione decisamente anticristiana, con un trionfo del nichilismo più estremo. La band con questa release a cinque anni dal precedente lavoro, finalmente vanta una line-up completa, composta da cinque elementi, compreso il vocalist E.B.; a livello musicale la cosa è estremamente percettibile, visto e considerato che questi sei brani (ma oltre un’ora di musica) trasmettono emozioni, energia, declino e un esplicito senso melodico, con una registrazione perfetta dove ogni elemento è definito, chiaro e giustamente esaltato. Fantastica la lunga “The Sun That Bled”: singing poderoso, riff possenti, linee di basso calde e keys che amplificano il concetto atmosferico abbracciato con questo lavoro. Ricca di malvagità “And Then Came the Pestilence”, un brano che spinge forte a livello ritmico ma si fa abbracciare da melodie esaltanti, trasudanti sensazioni luminose ma decadenti. Maliosa “The Ritual”; tanta ottima chitarra, tanta performance esecutiva su “When All Is Still, There Is Nothing”. Trionfale “Darkness Enshrouds”, un brano che suggerisce una componente symphonic black, mentre la lunghissima e conclusiva title track offre molti cambi di tempo e di impostazione sonora, un viaggio nel viaggio per esaltare quel concetto di fine decisiva proposto dall’intero album. Black metal intenso, molto atmosferico, oscuro, coinvolgente e mai troppo estremo grazie a mid tempo catartici resi suggestivi da keys e teorie melodiche ricche di intensità emotiva. Oltre un’ora che scorre rapida grazie ad una costante progressione che rende quasi cinematografico un album assolutamente convincente, stimolante e assurdamente seducente.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10