(Nuclear Blast) A ben 14 anni dall’ultimo “Live”, disco al quale peraltro sono affezionatissimo, i Blind Guardian ci propongono un ricchissimo package di tre cd (e ben quattro vinili) a documentare il tour europeo del 2015: “Live beyond the Spheres” ha davvero tutto quello che serve per convincervi, dall’artwork a un suono magnifico… oltre ovviamente a una a scaletta da sogno (22 brani per 160’ di musica), ottimamente bilanciata fra vecchie glorie e nuove bordate, e che – cosa alquanto significativa e tutto sommato giusta – ignora pressoché del tutto “A Twist in the Myth”. Inevitabili le sovrapposizioni con il disco del 2003, ma non si può certo criticare i bardi per aver messo nel mucchio “Nightfall” o “Imaginations from the other Side”: concentriamoci in ogni caso sulla resa delle canzoni più recenti, assemblate come da consuetudine in un collage di date diverse. “The Ninth Wave” si rivela così un ottimo inizio, e pesano poco le parti registrate: in generale i ‘nuovi’ brani funzionano sempre, fatta forse eccezione per i dieci minuti di “Wheel of Time”, che sfigurano un po’ in mezzo a una messe di classici da fare paura (“The Bard’s Song” e “Valhalla” prima, “Majesty” e “Mirror Mirror” dopo!). Hansi se la cava bene anche con gli strilli della ruggente “Tanelorn”, ma il vero capolavoro del live è “And then there was Silence”, con il suo lunghissimo singalong: sedici minuti perfettamente coordinati, forse addirittura più potenti e coinvolgenti della versione in studio! Fra le buone notizie conto anche il ritorno nelle scalette di “Into the Storm”, che si era eclissata negli ultimi tour, nonché la predilezione per i brani di “Imaginations…”. E se manca “Time stands still at the Iron Hill”, il mio brano preferito in assoluto della discografia dei Guardians, li posso perdonare perché torno ad ascoltarlo sul recente 7’’ di “Twilight of the Gods”. Necessario anche se, come me, avete già tutto… davvero uno dei live più convincenti e mastodontici della storia del power metal!
(René Urkus) Voto: 8,5/10