(Pulverised Records) I Beastcraft ci ricordano che in fondo in fondo proprio la Norvegia è stata la patria del black, l’ha visto nascere e disintegrarsi per poi emigrare in Svezia. Assieme ai Tsjuder sono stati un gruppo dedito al black vero, quello puro ed oltranzista. Purtroppo i Beastcraft si sono sciolti nel 2013 e questo cd rappresenta la testimonianza del ritrovamento di materiale inedito del periodo 2005-2009. Materiale a mio parere piuttosto valido, probabilmente una serie di canzoni pensate per formare un intero album di inediti a suo tempo. L’atmosfera malsana di una decade fa si sente tutta e non è stata per nulla snaturata dal lavoro di mastering… E’ strano ascoltare del materiale vecchio di dieci anni e più perché capisci l’importanza di gruppi underground nelle tendenze odierne. Infatti nelle canzoni qui proposte si possono riscontrare timidi accenni al black ‘n’ roll tanto caro al black moderno e alcune strutture ritmiche ora osannate e magari una volta bistrattate. Una testimonianza preziosa questo cd, capace di darci uno spaccato di quello che era il black metal dieci anni or sono. Commoventi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10