(Massacre Records) Nessuna nuova, buona nuova, dice un vecchio detto: che possiamo certamente applicare ai Lonewolf e al loro nono full-length “Raised on Metal”, che succede a “The Heaten Dawn”, che succede a “The Cult of Steel”, che succede a “The fourth and final Horseman”, che succede ad “Army of the Damned”, e via via su fino a “March into the Arena”, per una carriera decisamente votata al metallo muscolare e di sostanza. “Unleash the Wolf” apre il disco nel più classico heavy/power caciarone e doppiocassato; epica e marziale “Through Fire, Ice and Blood”, mentre la titletrack è uno svelto heavy/speed senza un attimo di respiro. Mid-tempo di peso per “Flight 19”, mentre “Skinless Smile” ha quella cadenza che già tanti altri brani dei francesi ci hanno fatto ben conoscere. Impostatissima “No God, No Master”, l’unico brano che cambi qualche atmosfera in corso d’opera, perché la conclusiva “Dark World Order” è un’altra cavalcata che chiude il platter così come era iniziato. Delle due bonustracks della versione digipack interessante “Demon’s Call”, con i suoi influssi NWOBHM e il suo refrain vincente. It’s only heavy metal, but I like it: non c’è bisogno d’altro.
(René Urkus) Voto: 7/10