(Svart Records) Sami Albert ”Witchfinder” Hynninen non è normale. Anzi, è proprio folle. Uomo folle, artista completamente sballato, pazzo, deviato, instabile. E fottutamente geniale. È la voce degli Spiritus Mortis (leggi recensione ultimo album qui), degli Orne con il compagno Kimi Kärki, è anche la mente dietro quell’altra sua pazzia denominata Tähtiportti (leggi qui) e di varie altre band e progetti. Ma ogni tanto torna al suo mondo occulto, facendo tutto nel modo sbagliato, il modo secondo il quale ama identificarsi artisticamente (leggete l’intervista qui), dando vita ad una pubblicazione di Opium Warlord… in questo caso la quarta. “Droner” è una cosa strana ed imprevedibile, un po’ come qualsiasi cosa nata dalla mente di Sami per questo progetto personale; se il precedente “Taste My Sword Of Understanding” (recensione qui) aveva delle parentesi di musicalità, oltre che quegli angoli bui dove Sami recita, Sami genera rumore causando disagio, il nuovo “Droner” è pura deviazione mentale. Tre tracce per quasi un’ora di musica o non musica, anticipate da una copertina scarna ed inquietante. Un’ora di decomposizione musicale, di low-fi, di tribale, di rituale, di materiale sperimentale ed immensamente avantgarde. I testi, per esempio, non sono di Sami, ma sono letture da lui interpretate (un testo Finlandese, un rituale dello Zambia ed una lettera di Marjorie Cameron, l’attrice, poetessa e occultista americana). Ed i suoni sono, secondo Sami, la colonna sonora di queste parole recitate con emozione e trasporto. Sami Albert è un artista strano. Indefinibile, non identificabile e pure pericoloso da imitare. Sami Albert ”Witchfinder” Hynninen è pazzo. Sami Albert ”Witchfinder” Hynninen è totalmente pazzo. Sami Albert ”Witchfinder” Hynninen è completamente pazzo.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10