(Grimm Distribution/Satanath Records/Final Gate Records) Come il titolo dell’album suggerisce, questa uscita è una raccolta dei primi due lavori degli svizzeri, pubblicati rispettivamente nel 2006 e 2007. La musica proposta è un black piuttosto primordiale e per la verità non fuori dagli schemi come ci abituano da anni praticamente tutti i gruppi elvetici. In origine gli album erano comunque collegati per sonorità e tematiche e il riproporli assieme, togliendo per giunta l’intro al secondo lavoro, non fa che consolidare questo legame creando praticamente una soluzione di assoluta continuità tra le opere originariamente divise. Il suono è piuttosto attuale nonostante le registrazioni abbiano una decade sulle proprie spalle. Questo elemento, considerato anche il fatto che si parla pur sempre del debutto discografico del combo, non fa altro che aumentare le quotazioni dell’opera. Ritmi dall’incedere marziale fanno da base per una voce che ricorda leggermente i Dimmu degli esordi ma decisamente più alta di toni. Poche pause di riflessione, canzoni tutto sommato abbastanza corte, stringate e senza troppe strutture complesse vanno a comporre un pacchetto solido e senza riempitivi. Forse la chiave di lettura adatta sta proprio nel rapportarsi all’opera trattandola come un artefatto rispolverato dalle ragnatele e rimesso su nastro. Ecco quindi che con il passare degli ascolti il valore non fa altro che crescere lentamente ma inesorabilmente.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10