(Cimmerian Shade Recordings / United By Chaos Records / Symbol Of Domination) “Formador” ha tutte le carte in regola per divenire una delle next big things in ambito estremo. Per il loro secondo album, gli spagnoli Pànico Al Miedo hanno curato ogni particolare, a partire dalla bellissima copertina ad opera del leggendario Ed Repka. Musicalmente, ci troviamo di fronte ad un thrash/death metal suonato divinamente e prodotto in maniera impeccabile o quasi (a volte la batteria sembra triggerata e il basso avrebbe meritato maggior spazio). Le influenze più evidenti sono quelle di Testament e Sepultura “Arise”-era. Brani diretti e potenti quindi, ma non esenti da partiture tecniche piuttosto complesse che richiamano alcune cose di Atheist e Death. Non a caso troviamo come ospiti James Murphy e Bobby Koeble, due chitarristi che con la band capitanata dal compianto Chuck Schuldiner hanno creato grandi cose. Entrambi gli axe men lasciano la loro impronta nelle due versioni della title track, e la differenza stilistica in fase solista risulta evidente. Koeble compare pure nel pezzo “Cebos Vivos” anche qui impreziosendolo con un grandissimo solo. Ma oltre agli ospiti d’eccezione, la band catalana dimostra di saper camminare con le proprie gambe, consegnandoci brani dotati di un songwriting di prim’ordine ed un bagaglio tecnico non indifferente. Forse l’unico punto debole è la voce, invero potente ed adatta ai brani, ma a mio avviso un po’ monocorde, ricordando un po’ il growl usato da Chuck Billy su “Demonic”. Un ritorno degno di nota, che gli appassionati del genere farebbero bene a non farsi scappare.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10