(Cyclone Empire) Un’alone di oscurità e malinconia, tipico del death metal melodico svedese, si mescola con una certa dose di cattiveria, vagamente ispirata al blackned death metal. Questo è il quarto album dei tedeschi Fragments Of Unbecoming. Una maturazione artistica che denota una consapevolezza compositiva, dove vengono fatte scelte mirate alla qualità complessiva della canzone, senza inutili aggiunte che fanno perdere il filo, o che rischiano di togliere potenza al risultato. Non propongono nulla di particolarmente nuovo, ma il loro sound è molto gradevole, e ci sono degli episodi particolarmente ben riusciti, come “A Silence Dressed in Black” e “Hours Of Suffering” che riesce a contenere in maniera armoniosa la melodia, la potenza di un tratto cadenzato e la velocità con tanto di blast beats. “Trapping The Unseen” è anch’essa ben bilanciata e la parte più veloce si avvicina molto al death dei polacchi Behemoth. Belle quelle sensazioni tipiche dei Dark Tranquillity trasmesse da pezzi come “Seasons Of Tranquillity”. Un album ben fatto, molto ben registrato. Non lo trovo necessario, ma i suoi oltre quaranta minuti si rivelano efficaci, ed invogliano a diversi ascolti successivi.
(Luca Zakk) Voto: 6,5/10