(Osmose Productions) Sette anni son passati dal precedente “Apocalypse in Your Heart”, sette anni di evidente mutamento che trasparirebbe subito se qualcuno mettesse a confronto i due lavori. Perché il precedente cd era death, era black, era diretto, tracce corte e ben organizzate, funzionali alla semplicità. Con “Solitude” abbiamo comunque il gruppo finlandese, ma alle prese qui con un durissimo black depressivo. Cinque tracce dal minutaggio lungo e decadente, sublimi nella loro magniloquenza eppure molto pesanti ed arcigne. È come se i nostri si fossero messi a dare lezioni di depressive al mondo, in modo maturo e convincente, tanto da poter quasi rivalutare in chiave diversa i due lavori precedenti. Malinconie e iconoclastia si fondono per un sublime ballo di opposti, una girandola di neve e ghiaccio da ammirare al chiaro di luna, rigorosamente da soli con sé stessi. Il lavoro dei finlandesi è talmente confacente i canoni del depressive che il loro lavoro si potrebbe definire un manifesto del genere, un genere tra l’altro molto chiuso in sé stesso e poco incline ai cambiamenti. Un disco molto curato, esigente nei confronti dell’ascoltatore ma soprattutto completo e coinvolgente dalla prima all’ultima traccia. Solo per intenditori.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10