(Nuclear Blast) Fra i più sfortunati rappresentanti dell’us metal anni ’80, i Fifth Angel sono autori di due dischi molto noti ed apprezzati, l’omonimo debut uscito nel 1986 e “Time will tell”, del 1989. Dopo lo scioglimento dovuto (come per tante altre formazioni) all’avvento del grunge, e uno show al Keep it True del 2010,gli americani tornano stabilmente in pista con il terzo disco in studio. Senza concedersi eccessivamente a sonorità vintage, i Fifth Angel danno alle stampe una bordata di us power metal che unisce ai Metal Church e ai Vicious Rumors elementi eterogenei ma perfettamente integrati nel songwriting, per un risultato finale molto convincente. Nella tirata “Stars are falling” spicca il bel cantato ruvido di Kendall Bechtel; elementare ma efficace il refrain di “We will rise”. Ottimo il mid-tempo pachidermico “Queen of Thieves” (ho imparato il ritornello al primo ascolto!), e ottima anche l’intensa e drammatica power ballad “Can you hear me”: si vede che ci sono dei professionisti al songwriting! Tre minuti per la singolare “Fatima”, un brano che inserisce tastiere e suoni soffusi nel sound, con un taglio molto Primal Fear; piena e roboante “Third Secret”, mentre la conclusiva “Hearts of Stone” ha un aggressivo approccio alla Dio. Un ritorno molto gradito, che non cede alla nostalgia, ma con una produzione moderna si propone con intelligenza anche ai più giovani.
(René Urkus) Voto: 8/10