(Season Of Mist) Lo dico chiaro e tondo: Eric Rutan è un genio! Un musicista che non ha bisogno di presentazioni, che ha marchiato a fuoco pagine importanti del death metal floridiano, sia in seno ai Morbid Angel che con la sua creatura Hate Eternal. “Upon Desolate Sands segna a mio avviso l’apice creativo del cantante e chitarrista statunitense. In quest’ultimo lavoro, la band riesce a sintetizzare la furia che l’ha sempre contraddistinta con le intuizioni leggermente più rallentate ed oscure del precedente “Infernus”. La componente tecnica è come al solito notevole, compresa quella della new entry Hannes Grossman, batterista che si dimostra essere una macchina da guerra per furia e versatilità. La prima parte dell’album mette in mostra il lato più aggressivo e veloce del terzetto, con il trittico “The Violent Fury”, “What Lies Beyond” e “Vengeance Strikes” a seminare morte e distruzione. “All Hope Destroyed” è anch’essa sostenuta, con una ritmica thrashy ed un assolo da applausi. “Portal Of Myriad” è claustrofobica e soffocante per la prima metà, per scatenare poi il solito macello nella parte finale. La title track si apre con melodie orientaleggianti che ricordano un po’ i Nile, per procedere come un roccioso mid tempo, anch’esso impreziosito da un assolo da brividi. Anche la produzione si dimostra essere buona, dopo alcuni dischi in cui l’ho trovata un po’ troppo impastata (difetto che ritengo abbiano anche i Morbid Angel in molti loro dischi). Un disco ispirato, tecnico, ben prodotto e che non presenta punti deboli. Un anno di grazia, per il death metal!
(Matteo Piotto) Voto: 8/10