(Blood Harvest) Davvero promettente il debutto dei Maligner, terzetto proveniente dalla Svezia dedito ad un thrash metal che spesso e volentieri sconfina nel death di stampo statunitense. “Attraction To Annihilation” ci catapulta direttamente a fine anni ’80, quando il thrash più furioso cominciava a fondersi con lo stile maggiormente tecnico e feroce del nascente death metal. Bands come Sadus e Dark Angel hanno contribuito alla grande a questa evoluzione del Bay Area sound, enfatizzandone la complessità e l’aggressività allo stesso tempo. Ecco, durante l’ascolto di “Attraction To Annihilation” ho avuto le stesse belle sensazioni che provo sentendo i Sadus. La formazione svedese riesce infatti a bilanciare alla perfezione brutalità e precisione chirurgica, complessità ed immediatezza come solo la band capitanata dal prodigioso Steve Di Giorgio è riuscita a fare. Ottima anche la voce, un ringhio rabbioso che si avvicina al growl senza ancora esserlo, tra quello di Jeff Becerra ed il primo Glen Benton. La produzione è ottimale, con ogni strumento perfettamente ascoltabile, ma allo stesso tempo mantenendo quell’attitudine selvaggia, quel sound granitico che caratterizza il genere. Una band dalle svariate potenzialità che, se in futuro svilupperà una maggior personalità, potrà regalarci parecchie soddisfazioni.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10