(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Un black metal opaco, senza colore. Musica pesantemente sottoposta all’azione di sostanze caustiche. Un black esplicitamente francese il quale sconfina tematicamente nei remoti angoli polari del nord America, abbandonandosi in teorie atmosferiche molto lontane dai principi definiti ‘ambient’, a meno che per ‘ambient’ non si concepisca una sconfinata distesa sulfurea pregna di devastazione psicologica, dolore, tristezza nella quale dominano sentimenti deleteri, esiziali, autolesionistici e spiritualmente sacrificali. Una one man band al debutto, l’ennesima scoperta geniale dell’attivissima etichetta francese: due lunghi brani, due litanie ossessive, crudeli, tetre, fredde come il marmo, disagiate e inneggianti ad una solitudine sia fisica che ascetica. Il titolo, ‘gli avatar del vuoto’ riassume perfettamente le sensazioni racchiuse in questi quasi quaranta minuti di depravazione trascendentale: si spazia da un caotico ed erosivo black straziato da linee vocali sofferte, a momenti noise-ambient asfissianti, fino a riff crudeli dal maligno sapore old school sempre e comunque supportati da una filante teoria melodica contorta che non lascia respirare ed alimenta pericolose aritmie. Un concentrato di ansia aggressiva, tortura spietata e disinganno traumatico.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10