(Century Media) Phil Fasciana è una garanzia; il chitarrista e leader dei Malevolent Creation porta avanti da ben trentadue anni e con invidiabile coerenza uno stile subito riconoscibile nel folto panorama death metal americano. Uno stile personalissimo, costituito da brutali sfuriate che strizzano l’occhio al thrash ed all’hardcore e parti catchy, che spezzano la furia belluina sprigionata in favore di insospettabili ed improvvise melodie. Una carriera costituita da dischi di grande qualità e ben pochi passi falsi. “The 13th Beast” ci restituisce i Malevolent Creation in forma smagliante, nonostante l’ennesimo cambio di line up, una costante nella carriera della band statunitense. Al posto dello scomparso Bret Hoffmann troviamo infatti Lee Wollenschlaeger (Throne Of Nails, Imperial Empire), dotato di un growl potente e profondo che conferisce una maggiore aggressività alle composizioni. L’opener “End The Torture” richiama stilisticamente i migliori episodi di “The Will To Kill”, tra riffs velocissimi, cambi di tempo improvvisi ed il growl bestiale di Lee. “Mandatory Butchery” alterna riffs di chiaro stampo slayeriano a furiosi blast beat e chitarre impazzite. “Decimated” è pesantissima e brutale, creata per annichilire l’ascoltatore. Dopo quasi tre quarti d’ora di macello sonoro, stupisce non poco la conclusiva “Release The Soul”, caratterizzata da ritmiche rallentate e doomy, non lontana dallo stile dei Bolt Thrower. Un album che nonostante la lunghezza (quasi cinquanta minuti di violenza inaudita), non ha momenti di stanca, mantenendosi sempre a livelli eccellenti.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10