(Vicisolum Productions) Ritornano dopo quasi dodici anni dal precedente album “Testify My Victims” gli svedesi Carnal Forge, band scioltasi nel 2010 per l’insofferenza del chitarrista Jari Kuusisto verso il music business. Un ritorno caratterizzato da una decisa sterzata sonora da parte della formazione scandinava: se da un lato troviamo ancora tracce del thrash/death tipico del Carnal Forge Sound, dall’altro i nostri diluiscono il tutto con massicci inserti di melo death. Il risultato è a mio avviso una parziale delusione. I brani suonano bene, grazie all’esperienza dei musicisti certamente non di primo pelo, però aleggia sempre quel non so che di già sentito svariate volte da decine di altre band dedite al genere. Posso capire che dopo tutti questi anni di assenza abbiano avvertito il bisogno di modernizzare il proprio sound, però secondo me è un controsenso proporre soluzioni stra abusate, correndo il rischio di non spiccare in mezzo ad una concorrenza piuttosto numerosa ed agguerrita. Un album che si fa ascoltare volentieri, ma che non toglie e non aggiunge nulla a quanto fatto finora.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10