(Satanath Records/Final Gate Records) Opera prima per questo trio a stelle e strisce. Il black proposto è piuttosto canonico e ricalca un po’ l’dea di musica primordiale al servizio di un racconto ancestrale sull’occultismo e il potere della natura. I suoni sono piuttosto sostenuti e a dire il vero ci si discosta, intro a parte, dal classico black sulfureo e atmosferico che di solito viene associato a questi temi. Anzi, qui si spinge decisamente sull’acceleratore e non ci sono passaggi strumentali o altro. “Summoning The Storm” è forse l’esempio più rappresentativo dell’album oltre che uno degli episodi più riusciti dell’intero lavoro. Sono davvero pochi i momenti in cui riff e batteria accennano a rallentare un po’ rispetto a ritmi furiosi che impongono un black marziale e preciso, tipicamente inscritto nei canoni della musica estrema americana. Un cd che, a parte le tematiche poco canoniche per un gruppo americano, conserva un’anima aggressiva e molto improntata sulla velocità e sulla furia cieca, con buona pace per chi dalla copertina aveva sperato in un album sulla tradizione nordica… Resta comunque una buona prova, carica nell’impatto e robusta nella struttura, pur non aggiungendo nulla all’attuale scena black metal.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10