(Kaotoxin Records) I Nolentia sono al secondo album e ad una buona manciata di esibizioni live, alcune fatte con gente del calibro di Brutal Truth, Exhumed e Disgorge. I tre francesi si esprimo attraverso il grindcore, loro genere di base, e tirano avanti con inserimenti crust/hardcore e death metal. Il risultato è un sound non eccessivamente oltranzista (si è comunque di fronte a composizioni estreme), il quale spesso promette aperture meno veloci, ma sempre brutali. Ne guadagna di sicuro l’ascoltatore amante di simili sonorità così estreme e magari colui che mal digerisce il grindcore espresso in modo totalizzante, trovandosi di fronte ad una serie di pezzi (sono 17 in meno di 30’) ricchi di spunti. Insomma questo secondo album dei Nolentia non è un grindcore ossessivo, estremo e classico. Le voci (del chitarrista e del bassista) si assestano sia nel growl che nello scream, quest’ultimo usato in modalità di tipo hardcore; il basso pompa nella più canonica distorsione grindcore (cioè con un compressore e come se suonasse in una caverna) e la batteria offre un lavoro che non è solo di gomito. Un inferno, dove le fiamme si alzano feroci o esplodono distruttive.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10