(Satanath Records) Alla faccia del debutto! Questo one man project polacco è un riuscito disco d’esordio, dove il doom si ritrova nel black, senza essere troppo magniloquente ma soprattutto senza essere banale. A parte la seconda traccia che si esaurisce in un interludio al pianoforte, le altre quattro canzoni sono strutturate secondo un minutaggio lungo, giusto per i tempi del genere scelto. La voce è sufficientemente duttile, la registrazione non risente poi tanto del fatto che si è di fronte ad un polistrumentista. Alcuni rimandi sono verso il black norvegese, ma giusto un accenno qua e là, per il resto la proposta risulta piuttosto intima e personale. Da provare senz’altro.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10