(Debemur Morti Productions) L’avventura, cioè il nuovo album, si sviluppa nell’atmospheric black metal e non solo. È questa la nuova era di Blut Aus Nord, entità di sperimentatori, manipolatori di suoni e ancora prima di cerimonieri di generi e stili. Nessuna parvenza di alta filosofia e gnosticismo, nessuna sperimentazione avantgarde o velleità prog, questa volta per la formazione francese c’è qualcosa di diverso. Ci hanno abituati a lavori inquinati dal post metal, dalla psichedelia, dall’ambient oppure a bastioni di black metal piantati in un oceano di mistero, ma mai uguali a se stessi. Oggi “Hallucinogen” mostra un concept descritto da una copertina ben diversa dagli standard della band. Un’imamgine che comunica la voglia sperimentale di stampo lisergico, che l’opener “Nobos Nebuleam” manifesta sottilmente e comunque per piccoli tratti. Il tempo in questo album scorre dilatandosi, in composizioni dal minutaggio abbastanza sostenuto. I fìriff sono saettanti, traspirano di melodie che spesso sono annacquate da un modo di porsi seventies, rendendo l’atmosfera si ‘allucinogena’ ma al contempo frizzante. Le voci non si elevano dal tessuto sonoro, restano inglobate e formano un livello aggiuntivo a quello musicale, oltre a dare una vaga attinenza concerte cose dei Chrome. Questo è black metal, ma non è solo black metal… Forse anche istruiti dalle manipolazioni tra black e psichedelia degli Oranssi Pazuzu, i Blut Aus Nord riprendono questo modo di fare, personalizzandolo con quei loro temi sonori solenni e cerimoniali.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10