(Iron Bonehead Productions) Debutta questo duo, questi animali svedesi, con un album che trasuda violenza, aggressività e deviazione mentale. ‘Empio rumore nordico’… questo è il titolo, ma è anche una palese descrizione delle sonorità contenute in queste dodici efferate tracce, dove il death ed il black si mescolano con il thrash, in un contesto palesemente old-school, collocando questa band di oggi in tempi antichi, prima delle separazioni dei generi del metal estremo, quando thrash, death e black erano la stessa forza d’assalto con la quale molte band, appartenenti all’epoca dei pionieri, attaccavano saccheggiando senza fare prigionieri. Puro massacro con “Hero of the Graveyard Flies”, anche se emerge del massiccio groove coronato da un assolo vecchia scuola pieno di fretta. Ancora massacro, con punk e mosh dance a colazione con “Severing Tentacles of Faith”. Bello l’assolo che emerge dal… massacro di “Arctic Wrath – Blood and Bone“. Qui è tutto un massacro, senza pietà… anche se emerge qualcosa di definibile ‘Motörhead con i motori a reazione’ sull’ottima “Order of the Beelzebub“. Il brano più lungo, “Horn of Hades”, apre con suggestiva tendenza apocalittica… prima di abbandonarsi ancora una volta alla furia cieca. Aperture di chitarre interessanti e idee non convenzionali coronano “The Birth of War”, la quale è di fatto la colonna sonora del concetto espresso dal titolo. Cupa, veloce ed ignorante “Surrender to the Void”, rocambolesca “This Crystal Hell”. “Ravenous Storm of Piss” è un concentrato di depravazione compresso in meno di un minuto e mezzo, mentre “De Krälande Maskarnas Kör” celebra l’apoteosi della devastazione. Black metal della prima epoca. Brani diretti, immediati e corti, tanto che solo due si avventurano poco oltre i tre minuti. Sterminio di massa che radica le origini tra primi Sodom, primi Kreator e estremizzazioni nordiche. Piacevolmente infettato da una ribellione punk, ma ricco di miasmi sulfurei ed una inclinazione, una tendenza all’incallimento verso il disordine, il caos, il male, ed il banchettare all’inferno!
(Luca Zakk) Voto: 7/10