(Season of Mist) Il terzo album dei Mora Prokaza trova la sua pubblicazione per mezzo della Season Of Mist. Il secondo album “Dark Universe” di quattro anni fa trovò spazio nelle maglie della More Hate Productions, etichetta russa che spesso offre spazio a e progetti musicali istrionici ed estremi. Il patrocinio dell’etichetta francese porterà attenzione al duo bielorusso, grazie ai molteplici canali di promozione che la label transalpina concede. L’attenzione però sarà meritata perché i Mora Prokaza rivedono il concetto di black metal, pur presentandolo sotto una veste sinistra, maledetta e perfida. Giocano sulle atmosfere e un cantato istrionico, folle, fuso e in modalità trap. Un cantato, un modo di cantare, che toglie il respiro. Aggiungendo poi il fatto che oltre alle chitarre in modalità black metal, subentrano elementi di elettronica estrema o elaborata, di fatto stravolgente. Insomma, per i puristi del black metal tutto ciò potrebbe anche sembrare una bestemmia – e ben vengano quando si parla di black metal! – ma combinare il suddetto genere con elementi hip-hop, oppure di world music, e tenendo il colore di questa sperimentazione totalmente nero, ha tutta la stima di chi scrive. Le tastiere, i synth i software e sequencer possono avere lo stesso valore di una sei corde distorta col sangue in “By Chance”. Farmakon può anche cantare con uno scream sottile, stridulo quanto lo sfregare di due corpi metallici – lui compone, arrangia e suona – ma il risultato è pur sempre qualcosa di tenebroso e prodotto in atmosfere ancora più raggelanti o quanto meno angoscianti oppure inattese. Hatestorm è alla batteria e contribuisce ad arrangiare, giocando anche con tempi neo-jazz. In “By Chance” c’è il continuo mutarsi di fasi veloci in lente, di oscure in estreme, di calme in violente. Un’andatura folle, quanto il contenuto del tutto che è un andare verso un avant-garde disturbato.
(Alberto Vitale) Voto: 9/10