(Kaotoxin) La Kaotoxin pubblica un nuovo atto estremo, ovvero il debut album di questi connazionali francesi attivi da qualche anno e con piccole release alle spalle. Nephren-Ka (divinità del pantheon dei Miti di Cthulhu di Lovecraft) è un complesso musicale appunto estremo e si esprime attraverso un brutal death metal molto dinamico, quindi con discreti spunti tecnici e poco serrato e ottuso perché il riffing non è un motosega in azione e il drumming non si comporta come un martello pneumatico, ma il tutto esprime qualche linea melodica interessante, di carattere epico (cose tipo Nile) ma allo stesso tempo cattive, minacciose e assassine. Accelerazioni vispe e ai limiti del grindcore e dei Cryptopsy più estremi rendono alcuni passaggi soffocanti e maledetti, momenti di terrore e furia omicida. In tutto ciò la voce di Laurent Chambe viaggia tra un growl torvo e frequenze meno torbide, ma sempre cupe e assassine. “Fall of Omnius” è un album che celebra diverse variazioni nel proprio stile, tentando così strade diverse e che provano a superare quel sound claustrofobico e da pazzi assassini. Musicisti vivaci e ben vengano queste attitudini per evitare che il genere si fossilizzi o presenti lavori prevedibili sin dalle prime canzoni. Non sono una novità dell’estremo i Nephren-Ka, ma la loro dozzinale, ruvida e comunque estrosa capacità di proporsi è intrigante.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10