(Candlelight Records) Quarto album per una delle migliori band black metal della Norvegia. Non tra quelli della prima ora i Throne Of Katarsis, ma ritengo che siano degni depositari di una delle cose migliori che la Norvegia abbia dato al genere umano, il black Metal! La formazione norvegese capitanata da Vardalv (batteria) e Infamroth (voce, chitarra e organo), vede anche le presenze di Skinndod (chitarra) e Sanrabb (basso), il primo è un ex tournista per Satyricon e Mayhem, ma soprattutto entrambi sono membri dei Gehenna, anzi Sanrabb è l’unico vero componente originario ad oggi nella band. La Candlelight fa sapere che “The Three Transcendental Keys” è stato registrato live in studio, anche la voce e forse la cosa ha accresciuto quel senso di claustrofobia e che qualcuno potrebbe definire qualità “lo-fi” dell’album. In effetti questo nuovo lavoro dei Thrones ha quasi la sonorità di un bootleg, di un demo, ma se avete vissuto davvero il black metal di certo non troverete questa registrazione al di fuori dei canoni di molti altri grandi album che hanno segnato la scena e che appunto qualitativamente i suoni sono un inferno. Tre brani e tutti dal lunghissimo minutaggio. Dai quasi 19′ fino agli oltre 27′ e il flusso malvagio e freddo scorre senza la benché minima caduta di tensione. Black metal puro, crudo, come Odino lo ha fatto. Come Vardalv lo scolpisce con le sue bacchette insensibili, modali, operaie. Le distorsioni sono delle caverne che si spalancano al creato e da dentro di esse si odono le bestemmie dei demoni. Un carneficina sonora. L’impasto musicale è un grumo di ghiaccio, lavorato secondo i dettami e cliché del genere. La differenza la fa una solo cosa: la totale libertà e creatività compositiva della band. Non troverete qualcosa di nuovo, non approcciatevi con chissà quali intenzioni a queste tre chiavi, la vera importanza della release è come riescono i quattro a farvi scivolare addosso questa ora di sfrontato, classico, epico e glaciale black metal. La loro sfida è di non annoiarvi e di rendervi tutti fieri soldati del culto. perchè Black Metal Ist Krieg!
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10