(Moribund) Sconvolgente evoluzione dei Greci Dodsferd. Da un black metal ben concepito passano ad un sound brutale, esasperato, decisamente punk. Le cinque tracce sono tirate, sconvolgenti, il vocalist si auto tortura con screamings devastanti e disumani. Rumore, molto rumore, una produzione selvaggia, un sound arrabbiato, violentissimo, inospitale. E’ veramente impressionante il cambiamento stilistico proposto, ma è ammirevole vedere che, nella semplicità dei riff -diretti e cattivi- rimane la capacità tecnica di una band al tredicesimo anno di età con un curriculum composto da ben otto album, senza contare i vari EP e split. L’album dal bellissimo titolo apre con la scenografica “Breeding Chaos”, una autentica mazzata. “Creator of Disease” è devastazione pura, anche se verso la fine assume dei connotati più melodici, e rivelano le origini black del gruppo. “Stupid Worthless Sheep” è ritmica d’assalto: meno esasperata delle altre (tranne la voce del cantante che sembra minacciato di morte per tortura), offre un groove accattivante. In linea con la precedente “Doubting Your Worth”, il pezzo meno tirato e più energetico -e ben riuscito- del breve disco (circa mezzora in tutto). Chiude il pogo “We Are 138”, cover dei Misfits, molto simile all’originale tranne per l’estremo range della voce e l’intensificazione della grinta degli strumenti che generano un impatto sonoro brutale. Un album strano. Non certamente ciò che mi aspettavo, e nemmeno tra le mie preferenze stilistiche. Ma è costruito bene, con esperienza ed intelligenza, ed offre una valvola di sfogo, di esaltazione dell’odio, della violenza in perfetta linea con la tradizione dei Dodsferd.
(Luca Zakk) Voto: 7/10