(Listenable Records) Secondo full length per i Francesi Mars Red Sky, band sulle scene dal 2010, considerata una delle migliori formazioni nel panorama stoner rock in Europa e che ha aperto concerti per Kyuss Lives, Sleep e Dinosaur Jr. Le sonorità del gruppo sembrano quelle che potrebbero uscire da un’ipotetica jam session tra Hawkwind, Black Sabbath e Kyuss: dei primi hanno una vasta gamma di effetti chitarristici che conferiscono al sound un taglio space rock; dei secondi la lentezza e la pesantezza dei riff, mentre dai terzi riprendono le sonorità desertiche tipiche dello stoner. Molto particolari le linee vocali di Julien Pras, eteree e sognanti che sembrano quasi provenire da un’altra dimensione. L’opener “The Light Beyond” parte lenta e pachidermica, dal riff pesantissimo che fa da contraltare alla voce effeminata di Julien. “Hovering Satellites” ha un incedere tipicamente sabbathiano, con la particolarissima voce di Julien sugli scudi. “Holy Mondays” è aperta da un riff di basso a cui segue una chitarra molto effettata, per un brano che mi ricorda alcune cose dei Muse. Tornano le influenze sabbathiane nel riff di “Join The Race”, brano lento e cadenzato e caratterizzato da interessanti ritmiche di batteria. La strumentale “Arcadia” è aperta da un giro di basso su cui si posa una melodia chitarristica quasi western. Più vivace “Circles”, dominata da chitarre iper distorte e wah wah, con un cantato vicino allo stile dei Kyuss. Una batteria quasi tribale apre “Seen A Ghost”, brano che prosegue con riffs stoppati e lenti su cui si staglia la voce di Julien. A metà canzone parte un intermezzo di chitarra acustica che lascia il posto a suoni distorti e deliranti, un turbinio di effetti in cui si affacciano le influenze degli Hawkwind. “Beyond The Light” è un breve strumentale che chiude l’album riprendendo il riff della canzone d’apertura. Un ottimo lavoro che, nonostante la lentezza media dei brani non risulta noioso grazie alle linee vocali davvero uniche e alle sonorità sempre diverse anche dentro un singolo riff.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10