(Cyclone Empire) Violenza che regna suprema, infatti. Potenza, gloriosa manifestazione di rabbia. Quarto full-length per i death metallers Olandesi, qui con una line up parzialmente modificata (sono cambiati batterista e cantate). Di fatto il genere proposto è al confine tra death (melodico) e black, dando origine ad un qualcosa di personale, coinvolgente, sempre estremamente tagliente. E’ percepibile che le loro origini melodic death sono rimaste attive e la naturale evoluzione della band ha portato proprio ad un sound che denota originalità ed efficienza totale nell’impatto. Un impatto sicuramente reso più brutale anche grazie ai nuovi membri, i quali provengono entrambi dai God Dethroned! A livello di lyrics, siamo sulla devastazione del mondo e del genere umano da parte di una forza aliena… ma la brutalità iniettata dal nuovo singer e dal drummer avvicina di molto il concetto di distruzione totale, lo porta sfacciatamente davanti all’ascoltatore. La cosa che comunque reputo molto interessante è che in mezzo a questo annientamento, i Winter Of Sin mantengono ben salda la componente melodica. “Maelstrom” è tecnica, offre un drumming letale, riff allucinati, assoli avvincenti, ma anche ritmiche piene di cadenza, concepite per shows brutali. Stupenda “Eternal Winter”, sempre con grandiosi fills di chitarra ma volta con riff più travolgenti, meno orientati alla violenza, più focalizzati ad un flusso della canzone semplicemente irresistibile: il tutto sempre supportato da un drumming veramente poderoso, forse l’elemento distintivo di questo ottimo disco. “Black Ashes” offre molto più black metal, ma con poderosi inserti death sempre abbelliti da infernali riff melodici. “Infection Of Infinity” integra momenti pieni di decadente disperazione ed il vocalist manifesta al pieno la devastazione vocale del quale è capace. Piena di un feeling heavy metal, integrato in brutalità assoluta, “Inheritors Of Pain”, mentre la conclusiva “Biomechanoid” rinnova il concetto di disperazione e fine assoluta. Dieci tracce che rappresentano una prova ottimale per questa band sostanzialmente underground. Un altro esempio di ottimo death metal dai Paesi Bassi, una nazione che vanta acts di prim’ordine nel genere.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10