(Invictus Productions) Non è facile udire tanta malvagità e concentrata in soli quattro pezzi. Solo ventidue minuti di devastante, nera, atroce malvagità che cita Cadaver, Entombed, Slayer, Pentagram, forse Obituary, Bolt Thrower e Asphyx. Una poltiglia? Un surrogato di altre band? Liberi di pensarla anche cosi ma “Sorcery of the Damned” è il corrispettivo sonoro di un testo per negromanti. Cileni, al debutto con un EP, gli Oraculum si presentano come il male sotto forma di suono. Riff veloci e spietati, un clima da death metal dei primordi, a metà tra cose europee e americane. Una registrazione opaca ma tale da spaccare in due l’ascoltatore e, più di tutto, a spaventarlo con sonorità estremamente torbide e dannate. Ascoltare l’inizio di “Primeval Flame” significa farsi gelare il sangue, per poi divampare senza scampo nelle fiamme di un death metal oscuro e scandinavo. Epico, nero e malsano il concetto sonoro di “Passage”, una sorta di strumentale che funzionerebbe bene come intro, mentre viene solamente localizzata come terza canzone e prima della conclusiva e velocissima “Endarkenment”. Solo ventidue minuti, ma atrocemente architettati su veri assalti, scanditi da un drumming dinamico e figlio di tempeste infernali. Una vera chicca!
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10