(Red Cat Inst Fringe) All’interno dei vari ascolti di “Musical Colors” mi sono chiesto quanto i vari e ottimi musicisti siano stati bravi a interpretare esattamente le composizioni di Mario. TBP è Mario Cantarino, compositore romano che all’età di cinque anni gli è stata diagnosticata la distrofia muscolare. Mario Cantarino è sempre stato musicista e non solo fino a quando ha avuto la forza di suonare. L’uso della tecnologia ha permesso al compositore di continuare a creare musica e realizzare album. In questo nuovo lavoro a concretizzare in musica quanto Cantarino compone ci sono il batterista John Macaluso, il chitarrista e produttore Giacomo Castellano e altri quotati musicisti, tra i quali anche Roberto Tiranti almeno in una canzone. “Musical Colors” ricorda la prime estrose fantasie compositive di gente tipo Steve Vai. Non è lo stesso tocco e nemmeno una riproduzione, neppure l’unico prototpo musicale al quale si possa pensare, ma solo una comunanza di spirito e sonora verso quel modo di mischiare rock, fusion, metal, funky e via dicendo. Cantarino cristallizza probabilmente tutti i suoi interessi e passioni, tutti i suoi gusti e le sue molteplici sensibilità, fondendole in un suono perfetto e pulito (un po’ troppo piatta la batteria, forse), curato nei dettagli. Gli strumenti vengono disposti sullo stesso piano, l’ascolto è una stimolazione sensoriale cristallina. I vari partecipanti al progetto devono esserci entrati in sintonia con le idee del compositore e forse hanno ritrovato le proprie stesse identità e, inevitabilmente, ecco che “Musical Colors” sembra davvero il prodotto di una mente collettiva e suona come una band coesa e insieme da tempo. Un album immenso e non solo un freddo esempio di un manipolo di musicisti bene armati in doti tecniche. “Musical Colors” è l’interpretazione perfetta di composizioni pensate con grande gusto.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10