(Century Media Records) I Napalm Death pubblicano il loro quattordicesimo album (conteggio forse arbitrario!), ovvero una nuova lezione di estremismo musicale da impartire. Il loro sound è sempre una derivazione del death metal, del grindcore, dell’hardcore, dell’industrial. Potremmo dire che c’è il “post” di ogni genere da loro masticato. Il tutto viene espresso attraverso pezzi brevi, e questa volta lo sono di più rispetto agli ultimi lavori proposti. “Circumspect” e i suoi oltre 2′ fa da grandiosa introduzione e con la seguente “Errors in the Signals” che dimostra come l’attesa non è stata vana. Una discografia enorme, storica, imprescindibile, che viene concentrata attraverso sedici pezzi apocalittici. Pezzi che hanno il tipico sound Napalm Death, lo è anche quando John Zorn si affaccia con la solita bizzarria del suo sax su “Everyday Pox”. “Utilitarian” ha il merito di essere si un album dei Napalm Death, ma che vuole proporsi come uno dei migliori registrati da Barney e compagni negli ultimi anni.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10