(Doomentia Records) Gli Hooded Menace giungono al settimo anno di attività con una compilation che taglia fuori i tre album incisi in questo arco di tempo e raccoglie invece i brani apparsi in split, demo ed EP. Escluso però l’EP del 2012 “Necrotic Monuments”, formato da due cover, una degli Eternal Darkness e una dei Witchfinder General). Negli anni la band finlandese ha partecipato a split con i Coffins, Ilsa, Anima Morte, Horse Latitudes, Loss e i maestri Asphyx e tutti i brani di queste coabitazioni compaiono in “Gloom Immemorial”. Da segnalare anche la canzone “I, Devil Master” che gli Hooded Menace usarono per la compilation “Live Evil Vol.1” del 2010 e distribuita in sole 500 copie. La band ha una sensibilità decadente e fortemente tenebrosa. “The Haunted Ossuary” e “A Decay of Mind and Flesh” rappresentano due momenti importanti nello sviluppo di quiete atmosfere fatte di ombre e doom metal. Alcuni atti solisti o in cui le chitarre sviluppano polifonie laceranti, il clima generale raggiunge vette piacevoli. Le armonizzazioni spesso hanno la capacità di trasportare l’ascoltatore, grazie alla loro maestosa qualità. C’è un minimo di atteggiamento prog nei pezzi, in particolare in quelli dal lungo minutaggio, anche se proprio in questi gli Hooded Menace non sempre riescono a tenere alto il proprio standard, perché sfociano in un doom di maniera (vedi “Monuments of Misery”, dallo split con i Loss) e meno ispirato rispetto. L’idea di raccogliere i pezzi rintracciabili esclusivamente in pubblicazioni minori è utile, per tanto “Gloom Immemorial” aiuterà chi ha familiarità con la band a completarne la discografia.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10