(Unholy Prophecies) A tre anni di distanza dal debutto “Reborn In Death”, gli Spagnoli Morbid Flesh tornano con questo EP di sano, classico e potente death metal di stampo Scandinavo. La pressoché totale mancanza di originalità è sopperita dalla convinzione con cui questi ragazzi distribuiscono le loro mazzate all’inerme ascoltatore. Totalmente devoti a Dismember e primi Entombed, la band sforna una serie di brani convincenti, sorretto da riffs solidi e taglienti, mentre gli assoli sono brevi ma malinconici, con un buon gusto melodico. Dopo la lenta intro “Enter The Ossuary”, è la volta di “Charnel House”, cavalcata death metal senza fronzoli, dal riffing incalzante, vocals bestiali e assoli taglienti, prima del rallentamento nella parte centrale, di matrice doom. La ripartenza nel finale è infarcita di assoli melodici di ottima fattura. “Rising Of Shadows” parte con un riff introduttivo cadenzato e sulfureo, ma dopo pochi secondi la velocità aumenta vertiginosamente, dando vita a un massacro sonoro non indifferente. Ovviamente, se dalla musica cercate a tutti i costi l’originalità e l’innovazione, potete tranquillamente passare ad altro. Se invece per voi conta la qualità delle canzoni, a prescindere dall’originalità, allora questo “Embedded In The Ossuary” vi regalerà momenti godibili di buon death metal senza compromessi.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10