(Hells Headbangers) Gli Atomic Aggressor sono atipici. La band cilena dà i primi segni di se stessa a metà anni ’80, ma una vera e propria registrazione, ovvero il primo di tre demo, arriva solo nel 1989. Da allora solo altri demo, compilation e live album, poi nel 2014, dunque venticinque anni dopo quel demo, cioè “Bloody Ceremonial”, giunge in porto un vero e proprio album in studio. Registrato in modo eccellente, lasciando la giusta dimensione e carattere agli strumenti, “Sights of Suffering” si presenta come un death metal nato da un affare espressivo e ricco di contenuti, da parte della stagionata band cilena. Gli Atomics dimostrano di sapere suonare, il tocco si sente e rimarca sporadicamente da una parte le cose più lineari dei Dismember e Grave, dall’altra però saltano fuori attacchi e passaggi in stile americano, in direzione Morbid Angel, primi Death e Slayer. La title track ad esempio ha un qualcosa proprio tra Slayer e Morbid Angel, ma nella sostanza tutta la materia sonora è il frutto di una capacità esecutiva ben espressa. I pezzi risultano compatti, ben arrangiati, tenuti insieme da un lavoro ritmico certosino e addobbato da un riffing che si destreggia tra riff possenti e duri e ricami in polifonie e trilli indemoniati. Old school di qualità sia nella fattura che per quanto sappiano caricare di adrenalina ed esaltazione l’ascoltatore. Nessun passo falso in “Sights of Suffering” e forse sarebbe normale per una band che ha una lunga storia, ma data la scarsità di lavori incisi, questo debutto doveva significare molto per gli Atomic Aggressor.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10