(Moribund Records) Seconda release del 2015 per la one man band sicilana Vardan. Cronologicamente il 23esimo lavoro, questo “The Night, The Loneliness” esalta un atmosfera più lenta, più oscura, molto più profonda. A differenza del black metal più puro dell’album precedente, questa nuova creatura riesce a mantenere un ottimo equilibrio tra DSBM essenziale e tradizionale (drumming pulsante, chitarre graffianti, growl soffocante) e ambient black metal suggestivo (suoni, atmosfere, tastiere). Il drumming quasi spartano, sembra registrato (intenzionalmente) con una qualità estremamente inferiore delle chitarre e della tastiera, e questo regala un feeling maledettamente underground alla release, innalzandone il livello emozionale complessivo. Questi quaranta minuti catturano, incantano, creano dipendenza vomitandoti addosso brutalità black, suoni graffianti, scomodi, inospitali… mentre sublimi melodie nascono dal nulla, linee di basso accompagnano atmosfere che diventano tastiere ambient supreme: l’arte di accoppiare infernalmente concetti trasudanti marciume e dolore con armonie celestiali, pure, superiori a qualsiasi dimensione umana o infernale. Un costante inno alla malinconia, un perfetto adagio per accompagnare l’oppresso, l’abbandonato, colui che è solo verso l’ultimo gesto, quello fatale, quello definitivo. Scorre lento il sangue nelle vene di “The Night, The Loneliness”, uno scorrere terribilmente pacifico e rilassato, come un contagio che lentamente -senza fretta- diffonde inesorabilmente la sua missione di morte. Le cinque tracce (numerate da “Pt.2” a “Pt.6”) sono una dose fantastica di decadenza. Sublime la dolcezza musicale di “Pt.3” con le grida di dolore che si diffondono tutt’attorno. “Pt.4” è una marcia funebre alternativa, il drumming lento sembra il battito di un cuore morente, le chitarre brutali che diventano un percorso verso il sonno eterno, con un uso immenso delle tastiere. La lunghissima “Pt.5” è un viaggio senza fine, un continuo inseguimento di suoni crudeli con armonie divine, di ritmi lenti e cadenzati a supporto di grida che sono la sintesi della descrizione di inferi e dolore assoluto. Il drumming diventa ancor più undeground con la conclusiva “Pt.6”, una canzone capace di riassumere la release e di lasciare in bocca quel fantastico gusto amaro, senza speranza, il sapore di un veleno ingerito che lentamente spegne una vita cosciente e consapevole fino all’ultimo. Vardan è black metal a 360°. Anni di attività, innumerevoli release, divagazioni, sperimentazione, album contrastanti. Ma “The Night, The Loneliness” è l’essenza. Proprio come recita il titolo: questa è la notte. Questa è la solitudine… e forse è l’ultimo suono percepibile prima della fine.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10