(Spider Rock) Da una delle più belle località della Campania, ovvero Sapri, i prog rockers Aura ci inviano il loro terzo album, che fa della solidità dell’insieme la propria carta vincente. “Noise” si compone di dieci brani che non si perdono in divagazioni superflue (la durata media dei pezzi è attorno ai cinque minuti) e funzionano grazie alla cura del songwriting. Morbido e maturo il refrain di “No Hatred”, brano che si concede un break quasi sperimentale; si sente bene che le radici del sound affondano nel periodo fra la fine del ’70 e l’inizio degli ’80, e a me onestamente sono venuti in mente i Marillion. “From Dust to Life” è dotata di una sua particolare solennità, che potrebbe rimontare addirittura ai Genesis, mentre “Behind my Eyes” risente in modo significativo, mi sembra, del Dream Theater sound. Bellissime tastiere in “Over the Ground”; in “Silence in a Word” non posso fare a meno di sentire influenze floydiane, per me evidentissime nelle armonizzazioni vocali. Grande maturità sonora anche in “Falling”, dove io sento sia i Rush che i Queensryche. Si chiude con “The distant World”, che possiamo ritenere la power ballad del lotto: ancora un pezzo di classe che rimanda a due decadi fa, attraversato da godibili chitarre acustiche. Classe cristallina in questo “Noise”, dedicata a palati esigenti.
(René Urkus) Voto: 7,5/10