(Pulverised Records) Fondati da Yassin Hillborg (Afflicted), gli Svedesi Crucifyre seguono il percorso tracciato della band madre, proponendo un death metal old school, influenzato da acts come Possessed, Bathory, Slayer e Celtic Frost. Nonostante le fonti d’ispirazione siano evidenti, il songwriting della band è di ottima fattura, grazie anche al bagaglio musicale dei singoli elementi del gruppo (formato da membri di Crematory, Morbid, Nasum, Repugnant), che permette loro di muoversi in questo genere musicale senza risultare una semplice band fotocopia. “Apocalypse Whore” apre l’album con un riff sinistro e cori sinfonici, che cedono subito il passo ad un’accelerazione black/death in stile Bathory, con assoli veloci e minimali, e parti rallentate e pesantissime in prossimità del ritornello. “Baphomet’s Revenge” è un brano violentissimo, un assalto slayeriano senza fronzoli, che lascia presagire un massacro in sede live. Più articolata la successiva “Funeral Pyre”, nella quale l’influenza dei Bathory si fa sentire nel riffing solenne e cadenzato, con quell’epicità che ha reso grande un album come “Blood Fire Death”. La melodia domina nella conclusiva “One And One Is One”, song in cui è presente come ospite Hank Shermann, ex ascia dei Mercyful Fate, che marchia il pezzo con il suo stile inconfondibile. Un album che, nonostante le sonorità old school, gode di una freschezza compositiva non indifferente, rendendolo appetibile agli amanti del metal estremo e non solo.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10