(Nuclear Blast) Tra il 1987 e il 1990 un manipolo di valorosi guerrieri svedesi mise a ferro e fuoco la realtà metallica di quegli anni e contribuì con alcuni demo a fondare le basi di quello che oggi viene ricordato come death svedese. I Nihilist hanno fondato, assieme ad altri pochi, i canoni estetici di un genere rappresentato ai giorni nostri da migliaia di gruppi. Da quei seminali demo sono nati anche gli Unleashed, da un quarto di secolo alfieri di un death oltranzista come pochi. Certo, le sonorità sono più mature e le produzioni più pulite, ma nulla è cambiato nella loro attitudine decisamente epica. “Dawn Of The Nine” è ormai il loro dodicesimo album e suona esattamente Unleashed al 100%. Non siamo certo ai livelli delle loro prime fatiche discografiche e per onor di cronaca siamo un gradino leggermente più basso del loro lavoro precedente. Ma c’è del metodo e della coerenza in tutto quel che fanno questi nordici biondo criniti, che ancora una volta ci narrano della mitologia nordica. E lo fanno con una passione e una dedizione che non ha pari nel death. Granitici e compatti, i loro brani sono tanto semplici quanto diretti ed efficaci. Nulla da aggiungere, se non che aspetteremo il prossimo passo della loro scalata al Valhalla. Celestiali.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10
(Nuclear Blast) Era il 1991, quando uscì “Where No Life Dwells”, esordio discografico degli Svedesi Unleashed, band capace di portare il death metal Scandinavo ad un livello superiore, aggiungendo un’epicità non lontana da certo black metal, alle sonorità tipiche di Entombed e Dismember, consegnandoci uno dei capolavori assoluti del genere. A distanza di ventiquattro anni, la band è ancora in ottima salute, pubblicando il dodicesimo full length di una carriera che non ha mai conosciuto battute a vuoto, fornendo sempre uscite di qualità elevata. La formula compositiva non è cambiata molto nel tempo, rimanendo fedeli ad uno stile che loro stessi si sono creati, ma riuscendo allo stesso tempo ad evitare di essere ripetitivi. Questo “Dawn Of The Nine”, sviluppa ulteriormente la componente epica e melodica presente nell’ottimo “Odalheim”, alternando assalti death metal a melodie ad ampio respiro, arrivando a momenti in cui l’epicità prende il sopravvento, come nel caso della title track, dalle ritmiche rallentate e solenni. In alcuni frangenti, l’album strizza l’occhio al death statunitense, come nell’opener “A New Day Will Rise”, che mi ha richiamato alla mente lo stile dei Monstrosity ai tempi di “In Dark Purity”. “They Came To Die” presenta invece le tipiche sonorità Svedesi, con riffs taglienti e grandi assoli. “The Bolth Thrower” è avvincente, sorretta da una ritmica thrashy cadenzata che spinge l’ascoltatore ad un headbanging furioso. Anche questa volta gli Unleashed non tradiscono le aspettative, consegnandoci un disco intriso di brutalità e melodia.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10