(Sepulchral Voice Rec.) Che i Vorum fossero una band mostruosamente estrema lo si era capito con “Poisoned Void” (QUI). “Current Mouth” è un’ulteriore conferma di quell’estremismo sonoro fatto con un eterno duellare tra violenza, velocità e follia. L’EP dei finlandesi incorpora cinque pezzi totalmente spiazzanti e votati all’annichilimento altrui, perché costruiti con riff spinti, veloci e carichi di odio e nervosismo. Il tutto è sospinto da un drumming tellurico. I suoni sono ‘reali’, non si avvertono troppe elaborazioni sonore improprie e artificiose. La title track è pesantemente accelerata, ma concede qualche bridge dove i ritmi calano e i Vorum diventano ammiccanti, ma ovviamente la cosa non può durare a lungo. I loro brani sono esigenti, pretendono il massimo. Pretendono il caos. La seguente “Hungry Wounds” rappresenta forse il pezzo più costruito, con strutture contigue che giocano ad alzare e abbassare la tensione ritmica, pur rimanendo sempre in un’atmosfera infernale e incancrenita dalla morte. Gli assoli sono anch’essi spinti e lerci: brevi momenti di cristallina pazzia che estremizza il discorso dei Morbid Angel, dei Death della prima ora, Immolation e forse altri ancora. “Tri Ennial” ha un preludio giocato su un trillo delle sei corde che sembra voler simulare il ronzio del demone Belzebù quando è nelle sue sembianze di una mosca. Il seguito del brano invece è il suono che produrrebbe il girone più bestiale dell’inferno quando lavora a pieno regime! “Angels Death” si apre caotica, maestosa e cattiva e si proclama la composizione più estrema di “Current Mouth”. Insieme ai Maveth (QUI) sono la nuova frontiera del death/blackened metal. Tra l’altro le due band a maggio saranno in tour insieme. Sarà un inferno.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10