(Iron Bonehead) Ultimamente c’è un certo fermento in Oceania, per quanto riguarda la scena estrema. Basti pensare a nomi tipo Super Fun Happy Slide, autori di un grind core vecchio stampo, o ai Neozelandesi Heresiarch e Diocletian. Proprio con questi ultimi, i Witchrist condividono alcuni membri, che hanno preso parte alla registrazione di questo mini LP, contenente tre brani intrisi di violenza e brutalità. Le coordinate stilistiche che caratterizzano il sound del combo Neozelandese vertono verso un blackened death metal, con frequenti incursioni nel grind. Ci troviamo di fronte, quindi a brani orientati su ritmiche alquanto sostenute, dove fanno spesso capolino blast beats, appuntoi di stampo grind. Nonostante ciò, complice anche la produzione corposa, i pezzi mantengono un certo groove e sono ben strutturati, non sfociando mai in parti cacofoniche nemmeno durante le parti più tirate. L’opener “Haruspex” parte con un riff lento e solenne, che lascia ben presto il posto ad un’accelerazione brusca, inframmezzata da pesantissimi rallentamenti. La breve “Transmuting Rituals” segue le stesse coordinate, con un inizio alla Carcass che si ripete nel finale, con una parte più violenta nella fase centrale. La conclusiva “The Golden Ascent”, al contrario, comincia con riffs fulminei e batteria impazzita, per poi sfociare in partiture lente, epiche ed evocative che precedono l’accelerazione finale. Un lavoro non certo originalissimo, ma ben confezionato, che mescola sapientemente parti furiose ed atmosferiche, dando origine a brani che cattureranno sicuramente l’interesse degli amanti del metal estremo.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10