(Hellthrashers Productions) 2009, Salvador, Brasile, nascono gli Escarnium e il loro vagito è un demo dal titolo “Covered in Decadence”. Nel 2010 la band incide uno split con Inside Hatred e l’anno dopo fanno parlare di se in giro con l’EP “Rex Verminorum”. Quest’anno è arrivato il primo album. Quantità di materiale più cospicua per un death metal (lo avrete intuito dai nomi e titoli succitati) verminoso, cupo, brutto, con batteria furiosa (Nestor Carrera), basso tuonane (Vitor Giovani), chitarre cavernose (Eucini Santy) e un growling bestiale (Victor Elian, anche chitarra). Cose già sentite? Si, assolutamente si, ma i ragazzi innanzitutto denotano una buona tecnica proprio nei due musicisti ritmici e due chitarristi che si concedono anche qualche assolo lancinante e spaventoso. Aspetti che arricchiscono in parte le composizioni, caratterizzandole e fornendo elementi che possano aggiungervi valore. Il death metal degli Escarnium è carico di groove, incline al brutal e alla scena americana e qualche cenno al primevo death svedese. “Excruciating Existence” ha dentro di se nove pezzi vibranti, allucinanti, spietati e perfetti per i deathers oltranzisti.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10