(GoreGoreCords) “Inside the Unreal” è un capitolo dell’ipotetica storia del metal in Italia. Un capitolo di death metal del 1993, ma gli Electrocution nascevano già anni prima di quella data e con una serie di pubblicazioni ridotte. L’album tenne bene, venne apprezzato e poi a seguito di vicende discografiche divenne irreperibile e non più in catalogo. Ora è la GoreGoreCords a prendersi la briga di rimetterlo sul mercato, promuovendo l’album con una veste audio rimasterizzata, nel formato digipack e note accluse dalla band stessa, ma il tutto in versione limitata. Fa sensazione riascoltare il torvo e inquietante cantato di Montaguti, con alle sue spalle un death metal ben smussato, tecnico, ma non esacerbato e con uno stile che non può non ricordare i Sepultura di “Beneath the Remains” e “Arise” – il chitarrista Alex Guadagnoli fu vicino a sostituire Max Cavalera nei Sepultura, ma questa è un aneddoto a margine- gli Slayer più devastanti di sempre e i Death. Sebbene ricalchi un sound in buona parte di stampo floridiano, “Inside the Unreal” appare ancora oggi un lavoro potente e costruito con saggezza e cattiveria. Un album che, andando al di la delle ovvie sonorità un tantino datate o collocabili in determinati contesti, è assolutamente espressione di forza, capacità e spietata precisione da parte di una band nettamente a suo agio nel suonare death metal. L’elemento di distinzione di questa opera è l’assoluta scorrevolezza delle canzoni, mature nella tecnica e accostabile alle migliori correnti di stile del genere. Riaverlo di nuovo in circolazione è davvero importante.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10