(Satanath Records) La Satanath ripropone qui l’album di debutto dei brasiliani Opus Inferii, caratterizzati da un Black veloce ma allo stesso tempo melodico e “pompato” in pienissimo stile Dimmu Borgir. La produzione non è forse completamente all’altezza dei suoni da proporre ma il risultato non delude. D‘altra parte lo stile proposto è piuttosto ruffiano e accattivante, aperto diciamo ad un pubblico più eterogeneo e meno oltranzista dell’ascoltatore medio di Black. Ecco quindi che dopo un’intro leggermente mielosa comincia una serie di canzoni mediamente cattive e suonate senza infamia e senza lode. La batteria incastra tempi medio veloci, mentre la chitarra va sul sicuro con riff semplici ma diretti. La parte più canonica e meno personale risulta la voce, troppo spesso piatta e anonima. Insomma, se si è amanti del genere proposto, tento vale buttarsi a capofitto nella discografia dei già citati Dimmu.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10