(Code666/Audioglobe) Non sono un fanatico dell’avantgarde metal (o di come vogliate chiamarlo); spesso dischi che ad altri sembrano dei capolavori a me appaiono soltanto pretenziosi e confusi. Tuttavia di fronte al debut dei Ne Obliviscaris (espressione latina che potremmo tradurre con ‘per non dimenticare’) bisogna certamente levarsi il cappello e applaudire calorosamente. Il sestetto australiano aveva già stupito gli appassionati con il demo del 2007; è poi seguito un periodo molto confuso, che ha visto addirittura la band mobilitarsi perché al guitarist Benjamin Barrett, di nazionalità francese, fosse confermato il visto per restare in Australia. Risolti i problemi giunge finalmente nei negozi il sospirato esordio, una tempesta di progressive extreme metal… ma ovviamente in questo caso le etichette non servono a niente, i Ne Obliviscaris travalicano completamente le barriere giungendo senza problemi al black o al jazz, e si esprimono in brani che in un solo caso scendono sotto i nove minuti. L’esperienza è totalizzante e a un primo approccio sicuramente stordente: tuttavia (almeno a tratti) rappresenta vera arte molto difficile da descrivere e da ‘sentire’ più che analizzare. Volendo fare un paragone non del tutto fuori luogo, mi è venuto da pensare a certe pagine di Joyce: l’effetto di ‘sballottamento emozionale’ è lo stesso e se sfuggono le coordinate dei sette brani non è poi così importante! “Tapestry of the Starless Abstract” inizia nel black più feroce ma degrada lentamente, sempre più, concedendosi poi anche una tromba e un dolcissimo momento acustico, per poi riesplodere nel finale. Largo spazio al violino in “Xenoflux”, che è il protagonista assoluto anche nel lungo prologo strumentale di “Forget not”… prologo che in realtà occupa quasi la metà di un brano di dodici minuti! Il contrasto fra prog, black, violino, growlings e quant’altro si fa quasi insostenibile nel finale (in particolare in “As Icicles fall”). Non è certo un disco per tutti, questo “Portal of I”: non mi sento di sparare troppo alto con il voto, tenendo conto anche dell’opinione di chi lo riterrà un guazzabuglio senza senso… tuttavia vi invito a giudicare da voi stessi.
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10