(Svart Records) Pura terapia psichedelica dalla Finlandia. Difficile classificare questa perla di oscurità decadente. Anche perché i Sink cambiano, evolvono, provano e sperimentano. Nel precedente lavoro ci misero del black, del neoclassico e pure un mix di noise e drone… ma in questo nuovo disco si abbandonano ad un ambient suggestivo… resta solo da definire quanto schizoide e inospitale possa essere… “quell’ambiente”! Tetra ed inquietante “Hunger”. Assurdamente e deliziosamente corale “Pilgrimage”, un brano decisamente epico. Esaltante l’oscurità di “Dream Map”, sublime l’elettronica di “Consolation” che sfocia nel noise di “Crystal Ship”. Inospitale “Terminal”, delicata “World Asthma”, emozionante e romantica la conclusiva “So We’ll Go No More A-Roving”. La new wave è una componente importante in questo nuovo disco, ma è solo una piccola componente, un piccolo ingrediente di una complessa ricetta che scatena strani sapori esaltando le emozioni. Un disco da ascoltare, un disco che è una pulsazione, che accompagna le azioni, i pensieri, i sentimenti. Un disco che respira, che vive, che apre l’accesso a portali verso altre dimensioni; portali senza un cartello, senza un’indicazione, senza un avvertimento di cosa ci sia dall’altra parte. Portali da varcare ad occhi chiusi, sfidando l’ignoto, gustandone il suo misterioso sapore.
(Luca Zakk) Voto: 8/10