(Punishment 18 Records) Un tuffo nel passato. Questa band italiana si formò nel ’79 (si chiamavano Vanessa) un po’ saltando sul vagone del NWOBHM. La gavetta va avanti. Contattano i Saxon per aprire ai loro concerti, lasciando un demo… e la storia racconta di un possibile plagio di questi ultimi, attingendo a piene mani proprio da quel demo. Un paio di dischi negli anni ’80. Poi silenzio, il ritorno (con Roberto Tiranti alla voce), ancora una lunga pausa, fino al ritorno nel 2009, con una nuova line up. Ancora una pausa, nuovo ritorno, nuovo singer. Ma cosa bolle in pentola? Cosa succede oggi? Cosa rappresenta questo “Too Heavy To Fly”? Per sintetizzare si può tranquillamente dire che si tratta di un disco possente! La title track in apertura è un riff metal maledettamente ignorante, assurdamente catchy, magnetico… e riporta in vita concetti, sonorità ed una impostazione d’altri tempi anche se assolutamente attuali, efficaci, seducenti! Sensuale “Life is a War”, potente “Rain”, piena di grinta e trasudante metallo l’ottima “It’s Illusion”; veramente esplosiva “Tarantino Theme”, in opposto all’intensità emotiva della power ballad “Kiss in the Dark”, un pezzo che in altre epoche avrebbe scalato classifiche, monopolizzato radio. Il metallo diventa più rovente con “Paradox”, vagamente epico con la conclusiva “The Traveler”, un brano che apre a scorci più prog che heavy, confermando quell’indole marcatamente italiana del sound concepito dai Vanexa. Dieci tracce efficaci, classiche, energetiche, senza tempo, senza epoca… praticamente immortali! Heavy metal sicuramente anglosassone, ma con quel tocco di italianità irresistibile, originale, creativa e schifosamente sexy!!!
(Luca Zakk) Voto: 8/10