(Krucyator Productions) N.K.V.D. è un progetto messo in piedi da Loïc, titolare anche di Autokrator e nonché fondatore della Krucyator Productions. N.K.V.D. Ha iniziato a far parlare di se in Francia, paese di provenienza di Loïc, e fuori per il suo industrial black metal focalizzato sui totalitarismi e regimi di sorta dell’Est Europa e non solo. I suoi lavori sono disponibili per un ascolto QUI. “Totalitarian Industrial Oppression” raccoglie il primo EP “Diktatura” del 2007 e il successivo e primo album “Vlast” del 2011. A queste due pubblicazioni qui riunite, seguì l’album “Hakamarrja” nel 2014, la quale ricevette l’attenzione della nostra, in quanto italiana, Avantgarde Music. Loïc deve essere un appassionato dei ritmi forti e battenti, potenti e assoluti, i quali affiancano chitarre e synth poderosi che formano un muro sonoro alquanto monotono. L’EP e l’album qui riuniti danno un forte senso di disagio, incutono spavento, angoscia e Loïc effettivamente tinteggia nel modo più spietato possibile queste concezioni politiche che hanno oppresso milioni di persone e per anni. Di certo un merito, ma al contempo il blocco musicale diventa appunto un blocco, un grosso macigno che schiaccia la mente dell’ascoltatore in modo univoco e dunque le composizioni nell’insieme producono una conseguente sensazione di monotonia di cui sopra. Pur tuttavia “Diktatura” presenta un fattore black metal forse più puro ed evoluto rispetto all’album “Vlast”, il quale amplifica il lato industrial di N.K.V.D.. Loïc in fin dei conti crea variazioni e alternanze nelle proprie composizioni, ma il fragore dei synth e di tutti gli altri strumenti rendono il tutto davvero omogeneo. Questo ‘politic’ industrial black metal è comunque un tritaossa, uno caterpillar azionato in modalità sterminio e cosa mai ci si potrebbe aspettare da qualcuno che sceglie di chiamare la propria personalità artistica ‘Narodnii Komissariat Vnoutrennikh Diel’, ovvero uno strumento della vecchia URSS per controllare e giudicare il popolo.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10