(Altare Productions) Ecco roba davvero davvero sotterranea… Da un gruppo portoghese ormai non sono certo abituato ad aspettarmi altrimenti, ma fa sempre piacere ascoltare questi suoni che sembrano venire da altri mondi. E in un certo senso è così: se in 4 anni di attività pubblichi finalmente un lp e lo fai con il formato 33 giri con una traccia lunga più di un quarto d’ora per ciascun lato, beh… ti interessa tutto fuorché la parte commerciale della musica. E per fortuna è così. Ecco difatti un lavoro sincero e oltranzista, la voce inumana come nell’album dei Silencer ma con i suoni decisamente più accattivanti anche se non meno disturbanti. Difficile riconoscere una struttura ben precisa nei due brani proposti, pensati evidentemente per essere più un viaggio sonoro che una serie di canzoni vere e proprie. Ripeto, il suono è talmente pastoso, deformato e rovinato che probabilmente è stato inciso in sede live e buttato su vinile senza la minima traccia di post-produzione. Deve piacere questo genere, o il rischio è quello di cestinare il tutto come brusio di sottofondo. In alternativa, lo apprezzerete parecchio, e come testimonia il mio voto opto per la seconda ipotesi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10