(Season Of Mist-Underground Activists) Ancora Metal atmosferico, ancora un duo, ma questa volta il paesaggio è quello delle nere foreste della Germania, quella fredda e inospitale nel periodo di espansione dell’Impero Romano, tematica ricorrente per questi tedeschi. Con cadenza triennale i ragazzotti teutonici stanno inanellando una serie di album di pregio che vanno al di là del semplice Black a tinte Ambient. La componente epica è fortissima, dirompente, fautrice di un carattere forte delle release in questione. Cantati in growl si alternano a cori atavici di scontri, guerriglie e assedi. Il tutto su una base ritmica furiosa e ossessiva che riempie le canzoni di pathos ed eroicità. Di sicuro non un comune Black quello degli Imperium Dekadenz, dove la riflessività tipica di questo tipo di produzioni viene messa da parte per dare spazio a inni cavallereschi e odi alle arti della guerra. Il tutto sembra svolgersi realmente nelle maestose e sterminate foreste della Germania, teatro di scontri cruenti in ere non troppo lontane. Questo album potrebbe essere tranquillamente ascoltato e accettato pure dai fans degli Amon Amarth per intenderci, aggiungiamoci però una ricercatezza e peculiarità dei suoni che, non me ne voglia nessuno, nelle grandi produzioni ormai è irrintracciabile. Un album tanto efficace quanto semplice nella fruizione da non sembrare quasi nemmeno un lavoro Black. Provare per credere…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10