(Osmose Productions) Son passati ben cinque anni dall’ultimo “Malicioso sonido putrefacto” ma i Cryfemal non son cambiati di una virgola. Mr Ebola (si, quello dei Muert e Stormvold) ha per un attimo accantonato i suoi progetti paralleli e si è ributtato nella sua creatura originale (quest’anno siamo nel ventesimo anniversario della fondazione) e ha dato alle stampe un disco cattivo, anzi cattivissimo come suo solito. Già la traccia di apertura non lascia molto spazio a chissà quali interpretazioni metafisiche: black metal furente e veloce, puro e semplice, sparato a velocità sostenuta nelle orecchie dell’ignaro, mica tanto, ascoltatore. Diciamo che rispetto al passato ci sono un po’ più pause strumentali ma si parla pur sempre di piccole parentesi in un’opera tutt’altro che riflessiva. Il suono peculiare e primordiale caratteristico dei Cryfemal non è sbiadito per nulla e più di una volta l’ascoltatore verrà sopraffatto da un muro sonoro non indifferente, dove la batteria non sta ferma nemmeno per una frazione di secondo. Le chitarre, come da tradizione, sono messe leggermente in secondo piano per dare pieno risalto alla voce del protagonista (siamo pur sempre di fronte ad una one man band…). Una voce rabbiosa, umorale e sempre molto aggressiva. Si può dire che l’intera struttura del disco sia in effetti al servizio dell’ugola del cantante, mai come in questo caso vero e proprio strumento alla pari degli altri. Questo è un album sincero, assieme all’ultimo degli Antaeus probabilmente la migliore uscita in ambito black del 2016. Un disco tanto semplice quanto efficace, come solo il black può essere, senza orpelli o mezze misure di alcuna sorta, così come il genere era stato creato.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10